La sesta edizione del Premio Nazionale di Cultura Monte Caio, promossa dalla Fondazione Andrea Borri, entra nel vivo a un mese esatto dalla cerimonia di premiazione, con la pubblicazione dei finalisti delle due sezioni del Premio, narrativa e saggistica.
La giuria, presieduta da Caterina Siliprandi e composta da autorevoli esponenti del mondo culturale e accademico, ha valutato oltre 20 opere in concorso, individuando i nomi dei finalisti:
NARRATIVA
- Faggiani, con L’inventario delle nuvole
- Festa, con L’estate dell’Orsa Maggiore
- Sustersic, con Storie di straordinarie ricerche
SAGGISTICA
- Zannini, con Controstoria dell’Alpinismo
- Mencini, con Bio avversità
- Camanni, con La montagna sacra
Le parole della Presidente
“Avere distinto saggistica e narrativa – commenta Caterina Siliprandi, presidente della giuria – ha forse semplificato e reso più agevole il lavoro della Giuria. In un’epoca in cui prevalgono i video e i messaggi brevissimi, scoprire il lavoro di autori che si cimentano in libri inchiesta o in resoconti di esperienze di divulgazione scientifica, con attenzione alla novità dell’argomento, è stata per tutti noi un’occasione di riflessione. Nella sezione di narrativa ci è piaciuto accompagnare racconti che ci hanno fatto desiderare di immergerci nella contemplazione della natura, nonostante le sue gravi ferite.
Anche in questa edizione abbiamo previsto l’assegnazione di un ‘Fuori Sentiero’, che ci è sembrato un momento significativo del Premio.”
Un premio dalla lunga tradizione
Il Premio Nazionale di Cultura Monte Caio, nato nel 2011, è sostenuto da numerosi enti locali, tra cui i Comuni dell’Appennino Parmense, il Parco Nazionale Tosco-Emiliano MAB UNESCO, e il Club Alpino Italiano (CAI) Sezione di Parma. Fin dalla prima edizione, che ha visto vincitore Aldo Cazzullo con “Viva l’Italia” (Mondadori), il Premio si è distinto per la qualità delle opere partecipanti e per la scoperta di nuovi talenti letterari, molti dei quali hanno ottenuto ulteriori riconoscimenti a livello nazionale. Il Premio rappresenta un’occasione per valorizzare il territorio montano della provincia di Parma, non solo dal punto di vista culturale, ma anche paesaggistico e turistico.
Le novità dell’edizione 2024
Novità di quest’anno è il coinvolgimento degli studenti del Liceo artistico Paolo Toschi di Parma, che hanno partecipato a un concorso per la creazione della copertina grafica del Premio, e che ha visto l’opera dello studente Federico Albertelli come locandina vincitrice.
Tutte le opere degli studenti verranno esposte al pubblico il giorno della cerimonia di premiazione, che si terrà sabato 12 ottobre presso la Rocca di Sala Baganza; sarà inoltre una giornata ricca di eventi dedicati al tema della montagna, organizzata in collaborazione con il Comune di Sala Baganza, il CAI Sezione di Parma, la ProLoco Sala Baganza, il Gruppo escursionistico Salese CAI e il Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano MAB UNESCO.