Premio nazionale di cultura
Monte Caio 2024
6ª edizione

LA CULTURA
SCALA LE MONTAGNE

È stato pubblicato il bando per il Premio Nazionale di Cultura Monte Caio, di cui la Fondazione Andrea Borri è promotrice e coordinatrice,  che dal 2011 si prefigge l’obiettivo di premiare l’opera più significativa nell’esprimere l’ambiente, gli usi, le tradizioni, la storia ed il futuro delle montagne italiane.

Il Premio Monte Caio

Il Premio nazionale di cultura Monte Caio ha come obiettivo la premiazione di un’opera significativa nell’esprimere l’ambiente, gli usi, le tradizioni, la storia e il futuro delle montagne italiane.

Dal 2018 la Fondazione Andrea Borri ha assunto il ruolo di organizzazione del Premio, col patrocinio dei Comuni di Calestano, Corniglio, Langhirano, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Palanzano, Tizzano Val Parma, dei Parchi del Ducato e del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano (MAB UNESCO), del CAI Club Alpino Italiano sezione di Parma e della Provincia di Parma.

La Fondazione ha voluto l’inserimento di una sezione dedicata alle scuole nell’intento di stimolare i giovani all’approccio con la cultura.

Dalla prima edizione è attivo un blog dedicato al Premio.

Rassegna stampa »

Le edizioni del Premio Monte Caio

La quinta edizione del Premio ha avuto come titolo LA CULTURA SCALA LE MONTAGNE.
Rimane dedicato a Parma capitale italiana della cultura, sospeso a causa della pandemia nel corso del 2020.

Paolo Malaguti con il romanzo “Il moro della cima” edito da Einaudi si aggiudica il Premio Monte Caio.
Erano presenti oltre a Paolo Malaguti anche gli altri due finalisti: Giuseppe Mendicino (“Portfolio alpino”, edito da Priuli & Verlucca) e Daniele Zovi (“In bosco. Leggere la natura in un sentiero di montagna” pubblicato da Utet). I membri della giuria Mauro Umberto Lucco, storico dell’arte, Ornella Pavone, giornalista ed editor, e Giorgio Vecchio storico dell’età contemporanea hanno presentato gli autori, i quali successivamente hanno risposto alle domande degli alunni della scuola media Giuseppe Micheli di Calestano.

L’edizione 2018 intitolata Aria di montagna, venti di guerra ha avuto come tema la guerra e le montagne di ogni luogo ed epoca per celebrare il centesimo anniversario della fine della Grande Guerra.

Vincitori dell’edizione Stefano Ardito con Alpi di guerra, Alpi di pace (Corbaccio 2014) ed Enrico Camanni con Il fuoco e il gelo, la Grande Guerra sulle montagne (Later- za 2014) ex aequo per la sezione opere edite; pure ex aequo per la sezione scuole, la scuola secondaria di primo grado Palamonchio e la classe IVM (a.s. 2015/2018) del Liceo G. Marconi di Parma.

L’edizione speciale del 2016 è stata dedicata all’inserimento dell’Appennino Tosco-Emiliano tra le riserve MAB (Man and the Biosphere) UNESCO.

Il Premio è stato aggiudicato agli autori del libro-dossier che è valso l’assegnazione di questo importante riconoscimento.

La cerimonia di premiazione si è svolta a Tizzano Val Parma.

La seconda edizione (2013) dal titolo Montagne ed Appennini: storie ed emozioni tra realtà e finzione ha decretato vincitore Alessandro Bertante con Nina dei Lupi (poi finalista del Premio Campiello 2016).

La cerimonia di premiazione si è svolta a Neviano degli Arduini.

L’edizione 2011 è stata intitolata al 150° anniversario dell’unità d’Italia e si è tenuta a Tizzano (PR) l’8 ottobre.

Vincitore dell’edizione Aldo Cazzullo con Viva l’Italia.

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