Si è aperta la nuova edizione del Premio biennale Monte Caio organizzato dalla Fondazione Andrea Borri, con il patrocinio dei Comuni di Calestano, Corniglio, Langhirano, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Palanzano, Tizzano Val Parma, i Parchi del Ducato, il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano (MAB UNESCO), il CAI Club Alpino Italiano sezione di Parma.

 

LE NOVITÀ DELLA 6ª EDIZIONE

Giunto alla sesta edizione, il premio con il titolo LA CULTURA SCALA LE MONTAGNE intende segnalare l’opera letteraria che in modo più significativo ha saputo rendere lo spirito delle montagne italiane (ambiente, usi, tradizioni, storia e futuro).
L’edizione 2024 presenta alcune novità. In primo luogo, la Fondazione Andrea Borri ha voluto coinvolgere i giovani con un concorso proposto agli allievi di una classe di grafica del Liceo artistico statale “Paolo Toschi” di Parma, che sono stati invitati ad elaborare la immagine coordinata dell’edizione 2024.
Una commissione esaminatrice composta da rappresentanti del Liceo e della Fondazione selezionerà. il lavoro ritenuto migliore. All’opera vincitrice andrà un premio messo a disposizione dalla Fondazione stessa. Tutte le opere saranno esposte in una mostra collettiva presso il Liceo “P. Toschi”.

Quest’anno per la prima volta il Premio vero e proprio, cui possono concorrere opere pubblicate dopo il gennaio 2022, si articola, in due sezioni: narrativa e saggistica. Il premio del 2024 intende ricordare anche il suo fondatore: Fabio Fabbri (1933-2024), noto esponente del Partito Socialista Italiano, che dopo aver ricoperto la carica di vicepresidente della Provincia di Parma dal 1970 al 1975, è stato senatore dal 1976 al 1994 e più volte ministro.

LA GIURIA

La Giuria, composta da noti esperti nominati dal Comitato organizzatore, sarà presieduta da Caterina Siliprandi (vicepresidente della Fondazione Andrea Borri).
Ne faranno parte: Bernardo Borri (presidente della Fondazione Andrea Borri), Daniela Dagli Alberi (docente del Liceo artistico Toschi di Parma), Andrea Greci (direttore della Rivista «l’Orsaro» del CAI di Parma), Federica Madureri (già presidente della Commissione Cultura del Comune di Tizzano Val Parma), Mauro Umberto Lucco (già professore di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Bologna), Ornella Pavone (giornalista, già Editor del Touring Club Italiano), Giorgio Vecchio (già docente di Storia contemporanea all’Università di Parma).

La proclamazione del vincitore avverrà nell’ottobre 2024, nel corso di una cerimonia pubblica che si terrà, come di consueto, in un Comune appenninico che sarà indicato in prossimità dell’evento. Al vincitore sarà riconosciuto un premio in danaro. Alle biblioteche del territorio saranno destinate copie dei volumi in concorso.

IL PREMIO MONTE CAIO

Nato nel 2011 dalla volontà dei Comuni di Tizzano Val Parma, Neviano degli Arduini, Palanzano, Corniglio, del Parco Regionale dei Cento Laghi – e col sostegno della Fondazione Andrea Borri e delle associazioni culturali “Centro Studi Valli del Termina” e “Comunità Valli dei Cavalieri” – il premio rappresenta un’occasione per celebrare il territorio montano dal punto di vista storico-culturale, paesaggistico, naturalistico e turistico. Il Monte Caio, infatti, ha da sempre unito le popolazioni che abitano i territori dell’Appennino parmense orientale non solo nella storia e nelle tradizioni, ma anche nelle produzioni gastronomiche, Prosciutto di Parma e Parmigiano-Reggiano su tutte.

Il premio, che ha visto la partecipazione di importanti editori nazionali, nel corso degli anni, è stato assegnato a figure note del mondo culturale e letterario. Si ricorda, tra i tanti, Aldo Cazzullo vincitore della prima edizione.
Per informazioni sulle modalità di presentazione delle candidature si rimanda al bando pubblicato sul blog dedicato e sul sito della Fondazione Andrea Borri www.fondazioneandreaborri.org.