Quando nel settembre 2002 Andrea Borri assume la presidenza dell’Istituto nazionale di studi verdiani la sua amicizia con il direttore scientifico Pier Luigi Petrobelli era già consolidata. Pier Luigi Petrobelli era stato nominato direttore dell’Istituto dal 1980 e nel 1984 era stato fra i protagonisti del convegno dal titolo Sponsor e cultura. Verdi, per esempio (promosso da Andrea Borri) che affrontava, in un ampio confronto pubblico, l’organizzazione di un festival dedicato a Giuseppe Verdi a Parma.

IL CONVEGNO

Proprio a Pier Luigi Petrobelli (1932-2012) l’Istituto di studi verdiani ha dedicato dal 13 al 15 ottobre 2022, nel decennale della scomparsa, un convegno  internazionale di studi per delinearne il profilo scientifico e il ruolo nello sviluppo della musicologia italiana nella seconda parte del Novecento.

Il compito di illustrare le vicende accademiche, i principali filoni di ricerca e il lascito dell’Istituto nazionale di studi verdiani è stato affidato a colleghi, allievi e giovani ricercatori. Fra questi hanno figurato: G. Borio, A. Campana, S. Castelvecchi, E. d’Angelo, F. Della Seta, M. De Santis, A. Di Profio, S. Durante, A. Gerhard, M. Girardi, S. La Via, V. Ottomano, R. Parker, F. Piperno, P. Polzonetti, A. Roccatagliati, E. Sala, E. Senici, G. Staffieri, R. Vernazza.

Il contributo degli studiosi intervenuti ha spaziato dagli interessi non solo verdiani di Petrobelli alla sua attività didattica, sino al  ruolo di protagonista nell’azione culturale fra XX e XXI secolo attraverso l’impegno profuso nello sviluppo dell’Istituto nazionale di studi verdiani a livello nazionale e internazionale. Accanto all’attenzione per la ricostruzione storica di una figura nodale della musicologia italiana si è aperto anche, nel corso dei lavori, uno sguardo alle prospettive future di quei campi di ricerca di cui Petrobelli è stato iniziatore e protagonista.

Per la Fondazione Andrea Borri ha presenziato ai lavori la vicepresidente Maria Caterina Siliprandi.