Riflessioni sull’acqua 2024
A Parma, il 30 novembre 2024, nella Aula Magna del Liceo Artistico Statale “Paolo Toschi”, si è tenuto il terzo appuntamento, promosso dalla Fondazione Andrea Borri, sul tema della gestione sostenibile della risorsa idrica dal titolo: Riflessioni sull’acqua. Politiche e strategie.
A un anno esatto dal secondo appuntamento (Le edizioni precedenti: Edizione 2023 | Edizione 2022) rappresentanti delle istituzioni e tecnici si sono ritrovati per indicare nuove linee di lavoro e al tempo stesso presentare alcuni dei risultati raggiunti.
In apertura Bernardo Borri, presidente della Fondazione, ha ricordato l’impegno a sensibilizzare i più giovani sul tema della tutela e della gestione dell’acqua “nella convinzione che una più ampia comprensione del problema sia alla base di una più efficace gestione della risorsa da parte di tutti.”
Gli interventi
Hanno poi preso la parola nell’ordine:
- Veronica Manfredi (Direttrice generale Ambiente della Commissione Europea)
- Patrizia Ercoli (Responsabile Area tutela e gestione acqua della Regione Emilia-Romagna)
- Paolo Mignosa (professore di Costruzioni idrauliche dell’Università di Parma)
- Gianluca Zanichelli (Direttore AIPo, Agenzia interregionale per il fiume Po)
- Francesca Mantelli (Presidente del Consorzio di Bonifica parmense)
- Cinzia Alessandrini (Responsabile Servizio Osservatorio Clima ARPAE Emilia-Romagna)
- Gianluca Borghi (Assessore alla Sostenibilità ambientale energetica e alla mobilità del Comune di Parma)
- Andrea Zannoni (responsabile Manutenzione Impianti generali di Comprensorio, Barilla s.p.a.).
Il dibattito
La discussione è partita quindi dai dati del Report Europe’s state of water 2024.The need for improved water resilience (European Environment Agency 07/2024) che sono stati illustrati da Veronica Manfredi. Per Patrizia Ercoli, fondamentale rimane la sempre più vasta partecipazione e il progressivo coinvolgimento dei cittadini e delle istituzioni sul tema della gestione delle acque. Si tratta, in sostanza, di prepararsi tutti a un progressivo adattamento al cambiamento e migliorare la capacità di gestione del rischio con coerenti interventi infrastrutturali, ha sostenuto Paolo Mignosa dell’Università di Parma.
Per Gianluca Zanichelli, su questa linea si pone, ad esempio, l’importante progetto rinaturazione dell’area del Po, che si accompagna all’azione costante di tutela e di sistemazione idrogeologica dei corsi minori ha aggiunto Francesca Mantelli.
Strumenti indispensabili per affrontare il tema dell’acqua in un contesto di forte cambiamento climatico sono anche la raccolta dei dati, con il conseguente monitoraggio costante delle importanti variazioni idriche legate ai periodi di siccità o di piogge molto abbondanti, e i servizi climatici, come ha spiegato Cinzia Alessandrini dell’Osservatorio Clima APAE Emilia-Romagna.
Per Parma l’impegno è più che importante: la città, infatti, rientra fra le città Climate Neutral 2030, ha aggiunto Gianluca Borghi. Gli obiettivi sono ambiziosi: ridurre le emissioni al di sotto del 20% entro il 2030 e approvare un piano urbanistico generale con prescrizioni per il risparmio idrico. Su quest’ultimo aspetto molto possono fare anche le imprese.
Lo testimonia l’intervento di Andrea Zannoni della Barilla s.p.a. che ha illustrato il pluridecennale impegno dell’azienda per il risparmio idrico grazie, oltre agli investimenti in innovazione tecnologica, anche ad una capillare opera di sensibilizzazione dei dipendenti e alla diffusione di una cultura aziendale volta al rispetto della risorsa acqua.