Giuria del Premio Monte Caio 2020-2022: nomi e ruoli.

Sette giurati comprovati e titolati, per la migliore valutazione delle opere in corsa.

È stata definita la composizione della giuria che avrà il compito di selezionare le opere finaliste del Premio Nazionale di cultura Monte Caio 2020-2022. La giuria designata – i cui componenti sono stati individuati dal Comitato organizzatore coordinato dalla Fondazione Andrea Borri – annovera esperti e figure autorevoli in materia dell’Appennino parmense e di cultura della montagna, capaci di garantire una valutazione delle opere in gara sotto tutti i profili di merito.

I componenti della giuria sono individuati nelle seguenti figure:

  • Presidente onorario:
    Fabio Fabbri
    – già ministro e senatore della Repubblica
  • Presidente
    Caterina Siliprandi
    – vicepresidente Fondazione Andrea Borri
  • Giurati
    • Bernardo Borri – presidente della Fondazione Andrea Borri
    • Daniela Dagli Alberi – docente del Liceo artistico Toschi di Parma
    • Andrea Greci – direttore della Rivista L’Orsaro del CAI di Parma
    • Federica Madureri – già presidente della Commissione Cultura del Comune di Tizzano Val Parma
    • Mauro Umberto Lucco – già professore di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Bologna 
    • Ornella Pavone – giornalista, già Editor del Touring Club Italiano.
    • Giorgio Vecchio – già docente di storia contemporanea all’Università di Parma

 

Il Premio

Giuria del premio Monte Caio 2018

Giuria del Premio Monte Caio (ed. 2018)

Il Premio Nazionale di Cultura Monte Caio, di cui la Fondazione Andrea Borri è promotrice e coordinatrice, si prefigge l’obiettivo di premiare l’opera più significativa nell’esprimere l’ambiente, gli usi, le tradizioni, la storia ed il futuro delle montagne italiane.

 

La nascita del Premio

Nato nel 2011 dalla volontà dei Comuni di Tizzano Val Parma, Neviano degli Arduini, Palanzano, Corniglio, del Parco Regionale dei Cento Laghi – e col sostegno della Fondazione Andrea Borri e delle associazioni culturali “Centro Studi Valli del Termina” e “Comunità Valli dei Cavalieri” – il premio è stato voluto come occasione di celebrare il territorio montano in modo sinergico: dal punto di vista storico-culturale, paesaggistico, naturalistico e turistico.

Il Monte Caio, infatti, ha da sempre unito le popolazioni che abitano i territori dell’Appennino parmense orientale non solo nella storia e tradizioni, ma anche nelle produzioni gastronomiche, Prosciutto di Parma e Parmigiano-Reggiano su tutte.

 

Le edizioni

  • La prima edizione del Premio (2011) ha avuto ad oggetto una riflessione sui 150 anni dell’Unità d’Italia, ed è stata inserita nelle manifestazioni ufficiali dedicate al 150° anniversario. Vincitore dell’edizione inaugurale: Aldo Cazzullo con Viva l’Italia. La cerimonia di premiazione si è svolta a Tizzano Val Parma.
  • La seconda edizione (2013), dal titolo “Montagne ed Appennini: storie ed emozioni tra realtà e finzione”, ha decretato vincitore Alessandro Bertante con Nina dei Lupi. La cerimonia di premiazione si è svolta a Neviano degli Arduini.
  • L’edizione speciale del 2016 è stata dedicata all’inserimento dell’Appennino Tosco-Emiliano tra le riserve MAB (Man and the Biosphere) UNESCO. Il Premio è stato assegnato agli autori del libro-dossier che è valso l’assegnazione di questo importante riconoscimento. La cerimonia di premiazione si è svolta a Tizzano Val Parma.
  • L’edizione 2018, intitolata “Aria di montagna, venti di guerra”, ha avuto come tema “la guerra e le montagne” di ogni luogo ed epoca, per celebrare il centesimo anniversario della fine della Grande Guerra. Vincitori ex aequo per la sezione opere edite: Stefano Ardito con Alpi di guerra, Alpi di pace (Corbaccio 2014) ed Enrico Camanni con Il fuoco e il gelo, la Grande Guerra sulle montagne (Laterza 2014). Vincitori ex aequo anche nella sezione scuole: la scuola secondaria di primo grado Palamonchio e la classe IV M (a.s. 2015/2018) del Liceo G. Marconi di Parma.