Nel nono e ultimo appuntamento con Francesco Borri analizziamo il suo ruolo come Presidente della Deputazione di storia patria, carica che ha ricoperto dal 1963 al 1975.

Come riporta Leonardo Farinelli nel suo articolo, citando le parole di Alessandro Minardi, Borri quello che faceva per la città lo faceva «pensando, lontano dalla demagogia e dal populismo, alla necessità di consolidare le pubbliche istituzioni e di valorizzare modernamente le grandi tradizioni culturali cittadine; e da uomo dal severo metodo di buon governo, riteneva che l’ordine amministrativo non potesse prescindere da precisi programmi culturali».

O ancora ricordando il pensiero del cardinale Samorè «Borri fu messaggero della sua patria, della quale amava le bellezze, indagava la storia, apprezzava le memorie, scovava i ricordi, esaltava i pregi, diffondeva le glorie, valorizzava i meriti e avrebbe voluto perpetuare i fasti».

La sede della Deputazione storia patria a Parma