Il 19 maggio, quando l’alluvione in Romagna ha rammentato a tutti la necessità di una più diffusa ed efficace tutela ambientale, la Fondazione Andrea Borri, in collaborazione con i Parchi del Ducato, ha ricordato la figura di Alessandro Borri (1940-2013) fervente ambientalista.
Il convegno
L’incontro si è aperto nel pomeriggio alla Corte di Giarola (Collecchio, Parma) con l’intitolazione del Centro visite del Parco del Taro ad Alessandro Borri. Prima di scoprire la targa, Maristella Galli, sindaco di Collecchio, Agostino Maggiali, presidente dei Parchi del Ducato, e Bernardo Borri, presidente della Fondazione Andrea Borri, hanno ricordato l’impegno di Alessandro Borri sottolineandone l’attualità, in un momento storico segnato dall’emergenza climatica e dall’indifferenza alla cura dell’ambiente.
Nella affollata sala convegni, al piano superiore, Margherita Becchetti e Sofia Bacchini del Centro Studi Movimenti di Parma hanno inquadrato storicamente la figura di Alessandro Borri.
Margherita Becchetti si è soffermata sull’impegno di Alessandro Borri sul piano culturale; un interesse ereditato dal padre Francesco, protagonista fino alla scomparsa (1975) della vita culturale parmense.
La relatrice ha rivolto particolarmente l’attenzione al Museo Bodoni, presieduto dal 2000 da Alessandro Borri. Nel suo periodo di presidenza, Alessandro Borri rinnovò il museo sia sul piano dell’organizzazione (con un nuovo statuto) sia sul piano del progetto culturale, coadiuvato anche dall’allora direttore della Biblioteca Palatina Leonardo Farinelli. Il patrimonio del museo venne posto al centro di una rete di legami, anche internazionali, tesi a sottolinearne l’unicità non solo a livello nazionale.
Sofia Bacchini ha ricostruito invece l’impegno di Alessandro Borri nella salvaguardia della Natura. Sono state ricordate, in particolare, la difesa del Taro, che culminò con l’opposizione all’ampliamento della raffineria SPI; la vittoria contro la lottizzazione dei Boschi di Carrega; la difesa del Torrente Parma minacciato dalla costruzione di un insensato tunnel sotterraneo.
Il video di presentazione del Convegno:
Le tavole rotonde
Due tavole rotonde sono state dedicate ai temi culturali e ambientali alle quali hanno partecipato i protagonisti di allora. I relatori, oltre al ricordo affettuoso e commosso dell’amico Alessandro Borri, hanno richiamato i valori che avevano ispirato l’impegno di quegli anni. Le fotografie e i filmati esposti in sala hanno contribuito, anche visivamente, a ricostruire quei momenti.
Alla tavola rotonda sui temi culturali, moderata dal giornalista Luigi Alfieri, hanno portato la loro testimonianza: Giulio Almansi (presidente del Consiglio notarile di Parma), Edmondo Barbieri Marchi (già capo delegazione del FAI di Parma), Gilberto Marchetti (cofondatore di Italia Nostra Collecchio).
Alla tavola rotonda sulla difesa dell’ambiente, moderata da Franca Zanichelli, (già direttore del Parco del Taro) hanno partecipato Ettore Ferrari (cofondatore del WWF Parma), Francesco Mezzatesta (già segretario generale della LIPU), Nunzio Rizzoli (socio di Italia Nostra).
L’Assessore Barbara Lori della Regione Emilia-Romagna (che detiene, fra le altre, la delega ai parchi) nel chiudere il convegno ha ricordato le azioni in campo ambientale della Regione. L’Assessore si è impegnata anche a fare propria la richiesta, scaturita dal dibattito nel pomeriggio, di una più forte azione di tutela dell’area del Monte Sporno, la vetta di oltre mille metri che divide le valli del Parma e del Baganza. Una richiesta per la quale Alessandro Borri non avrebbe certamente esitato ad impegnarsi in nome del rispetto e della protezione della natura del Parmense.
Diverse le associazioni che hanno voluto portare i loro saluti al convegno: dal WWF a ADA che ha anche dedicato ad Alessandro Borri un proprio convegno svoltosi in contemporanea nell’ambito del Festival dello Sviluppo sostenibile, come in un gemellaggio ideale.
La giornata si è conclusa con un brindisi e una torta artistica preparata per l’occasione da Maddalena Marchetti, nella quale l’artista ha voluto rappresentare i momenti più salienti dell’impegno civico di Alessandro Borri.