Dagli esordi sul mercato statunitense con la spinta decisiva di Andrea Borri a 25 anni di Festival del Prosciutto

768, Fifth Avenue, New York – Manhattan, Hotel Plaza: un indirizzo da Star.  Di star l’Hothel Plaza ne ha viste molte e molte ne ha create, non solo per il cinema.

Che tra queste vi sia il Prosciutto di Parma, non tutti lo ricordano.

Ma il prosciutto di Parma è una Star americana da più di trent’anni: dal 13 luglio 1989, quando con una gran festa al Plaza il Crudo di Parma è stato ufficialmente riconosciuto astro di prima grandezza sul mercato degli Stati Uniti.

 

Tutte le star hanno avuto il loro chaperon. In questo caso Andrea Borri nel suo ruolo di parlamentare, che insieme a Fabio Fabbri (già Senatore, ex sottosegretario all’agricoltura e Ministro della Difesa e degli Affari regionali) fu tra i protagonisti della decennale trattativa che portò a disciplinare l’esportazione del Prosciutto di Parma negli Stati Uniti.
I nostri ebbero dalla loro parte – giusto ricordarlo – personaggi di prima grandezza del mondo politico ed economico, sia italiano e statunitense; tra gli altri David Biltchik, ex sottosegretario di parte democratica dell’ammini

strazione statunitense, recentemente scomparso. Li ricordò tutti Fabio Fabbri, nel convegno “Stelle, strisce e …fette. 1988-2013: 25 anni di presenza del prosciutto di Parma negli Stati Uniti”, che a Langhirano aprì la 16° edizione del Festival del Prosciutto. 

Fondazione Borri - Festival del Prosciutto

Andrea Borri, peraltro, aveva avuto sempre ben chiaro, nella sua azione politica che solo un alto profilo qualitativo poteva consentire al Prosciutto di Parma di varcare i confini europei. Proprio per aggiornare la vecchia normativa del 1970 sulla tutela della denominazione di origine del Prosciutto di Parma, Andrea Borri aveva presentato nell’aprile e nel luglio del 1987 due proposte di legge per rafforzare la tutela della qualità di un prodotto straordinario che si apprestava a varcare l’Oceano.

Se da quei tempi arriviamo ad oggi ed osserviamo lo stato dell’export di prodotti alimentari italiani in genere, troviamo un volume di affari mai così imponente –  con cifre record e con gli Stati Uniti primo mercato importatore al di fuori della Comunità Europea, per un valore di 5 miliardi di euro all’anno e un incremento del business di circa il 10% dal 2018 in avanti.
I salumi nazionali – gli “italian cold cuts” – sono tra i grandi protagonisti del food Made in Italy che arriva sulle tavole americane  Ed oggi, tra i salumi italiani destinati agli Usa, il Prosciutto Crudo di Parma svetta:  con 275.000 prosciutti importati nel 2021, gli USA sono diventati il ​​primo mercato estero per il Prosciutto di Parma.

E mentre agli esordi dello sbarco americano il Crudo di Parma era sinonimo delle grandi piazze, oggi è diffuso praticamente in tutto il paese, non solo nei negozi o catene tricolori ma spesso nei “deli shops” di quartiere – l’equivalente delle nostre gastronomie, che accomunano le grandi città con i centri minori. La sua dicitura diffusa negli USA è “Parma Prosciutto”, diventato quasi un modo di dire: nel parlato colloquiale americano finisce per indicare tutti i prosciutti stagionati di provenienza italiana. Quanta acqua sotto i ponti da quella festa all’Hotel Plaza…

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Settembre è il mese in cui Parma celebra il Prosciutto Crudo, con kermesse e allestimenti che uniscono il centro cittadino e le zone di produzione, in special modo a Langhirano dove il Festival del Prosciutto arriva nel 2022 al quarto di secolo. L’edizione numero 25 ritorna dal 2 al 4 settembre 2022 per festeggiare il Re dei Prosciutti con un calendario ricco di appuntamenti all’insegna della gastronomia, dello spettacolo e della cultura. Nei giorni del Festival , diversi produttori apriranno le porte dei prosciuttifici per guidare i visitatori alla scoperta dei segreti del ciclo di lavorazione e stagionatura. Anima della manifestazione è la Cittadella del Prosciutto con i produttori delle DOP, degustazioni, prove di taglio a mano, ricette golose e suggerimenti culinari. A chiudere le serate, come da tradizione, gli ospiti musicali – in questa edizione Dargen D’Amico e Francesco Renga.