LA NASCITA DEL PREMIO
Il Premio Nazionale di Cultura Monte Caio, di cui la Fondazione Andrea Borri è promotrice e coordinatrice, si prefigge l’obiettivo di premiare l’opera più significativa nell’esprimere l’ambiente, gli usi, le tradizioni, la storia ed il futuro delle montagne italiane.
Il Premio di Cultura Monte Caio, nato nel 2011 dalla volontà dei Comuni di Tizzano Val Parma, Neviano degli Arduini, Palanzano, Corniglio, del Parco Regionale dei Cento Laghi e col sostegno della Fondazione Borri e delle associazioni culturali “Centro Studi Valli del Termina” e “Comunità Valli dei Cavalieri, ha l’obiettivo di promuovere in modo sinergico il territorio montano dal punto di vista storico-culturale, paesaggistico, naturalistico e turistico. Il Monte Caio, infatti, ha da sempre unito le popolazioni che abitano i territori dell’Appennino parmense orientale non solo nella storia e tradizioni, ma anche nelle produzioni economiche (Prosciutto di Parma e Parmigiano-Reggiano).
L’EDIZIONE 2020-2022
Il Premio biennale Monte Caio giunto alla quinta edizione riparte dopo la sospensione dovuta alla pandemia.
La Fondazione Andrea Borri, coi Comuni di Calestano, Corniglio, Langhirano, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Palanzano, Tizzano Val Parma, i Parchi del Ducato, il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano (MAB UNESCO), il CAI Club Alpino Italiano sezione di Parma e la Provincia di Parma, riprende l’organizzazione dell’edizione 2020 del Premio dal titolo “LA CULTURA SCALA LE MONTAGNE”, sospesa a causa della pandemia.
Rimane dedicato a Parma capitale italiana della cultura la quinta edizione del Premio che vuole contribuire ad allargare il campo geografico delle numerose iniziative progettate e realizzate. Il territorio della montagna, in particolare l’area intorno al Monte Caio, ospiterà la cerimonia di premiazione, che già negli anni precedenti ha avuto come protagonisti scrittori noti al mondo dei lettori.
IL TEMA
Il tema sarà, quindi, quello della montagna e del suo rapporto con la cultura. Fuori dal luogo comune che vuole la montagna simbolo di divisione, i valichi montani sono da sempre stati attraversati da uomini e donne di lingua, religione ed etnia diverse. Lo scambio e la condivisione di conoscenze, necessarie per superare le avversità comuni che le popolazioni montane si sono trovate ad affrontare, hanno dato vita a nuove culture.
All’edizione 2020-2022 potranno candidarsi opere sul tema del patrimonio culturale montano che mettano in evidenza la sua peculiarità e il suo radicamento nel territorio, inteso come: narrativa ed espressioni linguistiche, arti figurative, musica popolare e folklore, religiosità e tradizioni.
Il tema del patrimonio montano potrà essere declinato in tutti quegli aspetti che ne mettano in risalto il valore sociale e identitario: dall’arte all’architettura, dal museo al paesaggio, dalle tradizioni popolari alle specificità storiche.
CHI PUÒ PARTECIPARE
Il Premio, la cui organizzazione è affidata ad un Comitato nominato e coordinato dalla Fondazione Andrea Borri, è riservato a scrittori, ricercatori e saggisti anche non professionisti e alle scuole; si rivolge a tutti coloro che intendono raccontare storie, reali o immaginarie, ovvero studiare o ricercare collegamenti fra il mondo delle “terre alte” e il patrimonio culturale montano, inteso come musica, pittura, scultura, architettura e non solo, e che mettano in evidenza la sua peculiarità e il suo radicamento nel territorio.
LE SEZIONI
Il Premio si articola nelle seguenti sezioni:
- OPERE EDITE: opere (racconti, romanzi, saggi, ricerche, raccolte, guide turistiche o naturalistiche, ecc.) sul tema del Premio edite da meno di cinque anni;
- SCUOLE: opere di classi scolastiche (studi, ricerche, componimenti, opere multimediali, ecc.).
Una Giuria, composta da esperti nominati dal Comitato organizzatore, selezionerà le opere finaliste che si contenderanno il riconoscimento finale.
I PREMI
Il vincitore di ciascuna sezione riceverà un premio in denaro, che per la sezione scuole potrà essere utilizzato per l’acquisto di strumenti o materiali a favore della classe o delle classi finaliste. Alle scuole finaliste saranno anche donati i libri candidati.
La scelta del vincitore avverrà nell’autunno 2022 nel corso della cerimonia pubblica di consegna del Premio. Il Comune che ospiterà la cerimonia sarà reso noto il prossimo anno.