Riportiamo l’intervento di Maria Cavalli, Segretario generale Fondazione Andrea Borri, dello scorso 10 maggio in occasione della Festa dell’Europa celebrata presso l’istituto IPSIA Primo Levi di Parma.

“Ringrazio il dirigente scolastico Federico Ferrari, le professoresse Paola Onesti ed Elisabetta Bussolati che hanno coordinato il progetto e organizzato questo evento, tutti gli ospiti collegati, ma soprattutto gli studenti che sono i protagonisti di oggi e i nuovi ambasciatori del P.E.

L’iniziativa per noi è l’occasione per riunire due degli obiettivi che sono alla base della nostra attività:

  • l’attenzione per i giovani
  • l’attenzione per l’Europa.

Sono due valori che abbiamo ereditato da Andrea Borri, di cui ricordiamo, ad esempio, da ultimo il suo impegno per dare a Parma una dimensione europea, con il rilancio del Collegio Europeo e con la candidatura di Parma a sede dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che si è insediata in città proprio grazie al lavoro di squadra da lui guidato.

Due valori che ci ha trasmesso e che noi abbiamo portato avanti con le varie iniziative che si sono succedute negli oltre 15 anni di esistenza, seguendo tre direzioni principali. 

Innanzitutto, con gli incontri organizzati proprio per le scuole superiori di Parma su temi di carattere civico, etico ed economico, come quelli con Gherardo Colombo, Stefano Zamagni, Umberto Ambrosoli e altri testimoni di importanti vicende che costituiscono parte della nostra storia repubblicana. 

Quindi, con le borse di studio che sono state assegnate a studenti meritevoli per la redazione di tesi sugli argomenti oggetto dell’attività della Fondazione. Ne è nata una collaborazione con la Fondazione Collegio Europeo di Parma, istituto post-universitario specializzato in studi europei, ma anche esperienze formative sulla valorizzazione e promozione economica dei territori montani.

Da ultimo, la Fondazione ha voluto dedicare alle scuole una sezione del Premio nazionale Monte Caio, premio culturale che la Fondazione organizza ogni due anni per segnalare opere edite sul tema della montagna, ogni volta declinato in modo diverso; l’ultimo, quello del 2020, è dedicato alla cultura e porta il titolo La cultura scala le montagne, in omaggio a Parma, capitale italiana. Il Premio Monte Caio 2020 ha purtroppo dovuto essere rimandato a causa della pandemia, ma contiamo di riprenderlo il prossimo autunno proprio per permettere alle scuole di partecipare.”